Caltagirone

Apr10

gualtieroGualtiero era un nobile appartenente a un’illustre e ricca casata, vissuto a Caltagirone nella seconda metà del XIII secolo.

Fu riconosciuto come eroe dell’Isola, allorquando partecipò ai Vespri Siciliani contro gli Angioini. Nella speranza di allontanare l’oppressore francese, chiamò in causa anche Pietro d’Aragona e fu scelto insieme al fratello Pietro fra i cento cavalieri che avrebbero dovuto supportare il re d’Aragona nel duello contro Carlo d’Angiò.

Accadde, però, che il sovrano aragonese si fece distrarre da altri propositi di ricchezza, trascurando gli interessi dell’Isola, spingendo Gualtiero a un’insurrezione che puntava all’indipendenza della Sicilia, sotto una nuova bandiera su cui batteva la dicitura: “Bonu statu e libertà”.
Tradito dai suoi stessi soldati, fu il primo ad essere vittima della ritorsione aragonese e decapitato a Caltagirone in Piazza di S. Giuliano, oggi Piazza Umberto, il 22 Maggio 1283.
Nel 1983, nel VII centenario del martirio dell’eroe calatino, la Città di Caltagirone ha collocato una lapide in marmo in Piazza Umberto e un monumento che lo ricordano a imperitura memoria.

Il nostro B&B, intitolato all’eroe Gualtiero e situato a ridosso del monumento a lui dedicato, si trova in un palazzo storico opportunamente conservato, perchè possa esserne perpetuata la memoria e custodito il patrimonio storico e culturale calatino e siciliano.

Apr10
Dormire a Caltagirone è un’esperienza da prendere in seria considerazione almeno una volta nella vita: il paese è molto tranquillo, la vita notturna si svolge per lo più nel cuore del centro storico, laddove i vocii dei gaudenti non raggiungono mai le strutture ricettive.

In estate, al crepuscolo, l’aria si fa fresca e invita a una serena passeggiata per le vie urbane, fra le luci fioche e giallastre proiettate sugli eterni palazzi storici in stile barocco. I locali notturni sono aperti e offrono una grande varietà di cibi e bevande per tutti i palati. Non mancano la buona musica e gli spettacoli, da vedere ed ascoltare gustando una fresca granita siciliana o una succulenta fetta di anguria.

Ritirandovi nel nostro B&B, troverete tutti i comfort possibili: aria condizionata/pompa di calore, doccia o bagno caldo, un ottimo letto dove potrete godervi il vostro meritato riposo…

– Gualtiero Camere e Suite –

Feb04

Non c’è Natale, a Caltagirone, senza i presepi realizzati con i tradizionali pastori di terracotta policromi e senza i cuddureddi, rituali dolci natalizi a base di miele, mandorle, farina e aromatica cannella.
E non c’è nemmeno Pasqua, la domenica pomeriggio, senza la Giunta: singolare e sacra rappresentazione la cui mancata realizzazione provocherebbe, secondo un’antica tradizione, sette anni di malannata.
Ma fantasia e ritualità si fondono soprattutto negli addobbi della lunghissima scala: a maggio tutta infiorata, sul finire di luglio, in occasione della festa del Patrono San Giacomo, illuminata – seguendo le linee di un preciso disegno – con migliaia di lumiere a olio poste all’interno di coppi di carta colorata.
Visionariamente sospesa nel buio della notte, assume forma ora di stemma, ora di torre, ora di simulacro o d’immagine fantastica in una vacillante magia di luce, colore, segno.

Feb04

Una storia, quella di Caltagirone, che è anche orgogliosa memoria del suo potere di libera e ricca città demaniale, ancora impresso nelle stratificate architetture civili – la gaginesca Corte Capitaniale o l’ex Palazzo Senatorio, ad esempio – e nella variegata molteplicità di chiese e di conventi; talvolta un’ardita spettacolarità barocca li caratterizza, come l’imponente e alto fronteggiarsi, in un piccolissimo slargo, della chiesa dei Domenicani e di quella delle Benedettine.
Ma sono soprattutto le alzate decorate da piastrelle policrome dei 142 gradini della Scala SS. Maria del Monte a raccontare la millenaria storia della città e dei suoi vasai dagli Arabi ad oggi: metaforica ascesa, scalino dopo scalino, di un viaggio che dal profondo della memoria storica risale alla coscienza della contemporaneità.

Feb04

Caltagirone (Cartaggiruni, Caltagiruni o Cattaggiruni in siciliano) è un comune italiano di 38.799 abitanti della provincia di Catania in Sicilia, a circa 608 metri d’altezza dal livello del mare.

La città ha conservato, a differenza di molti centri della Sicilia orientale, parte dell’impianto medievale sopravvissuto al terremoto del 1693. Tradizionale è l’attività artigianale della ceramica che, già molto diffusa nel XVI sec., è visibile ovunque nelle strade dove balaustre, vasi, inserti e decorazioni esprimono un linguaggio variamente policromo; ancora oggi quest’arte è in piena attività, avvalendosi dei nuovi impulsi dell’offerta turistica ed essendo collegata a molte attività culturali come la Scuola e il Museo della Ceramica. Numerose le testimonianze archeologiche che indicano la presenza dei Romani, degli Arabi e dei Normanni.

Da visitare, oltre le numerose chiese in parte rifatte, è il Museo della Ceramica che raccoglie le testimonianze storiche della produzione ceramica in Sicilia, importante scuola in Italia insieme a quella di Faenza. Il Giardino pubblico riprende la fisionomia dei giardini inglesi e fu completato in stile liberty nei primi anni del XX sec.

Caratteristica della città è la Scala di Santa Maria al Monte, che consta di 142 gradini e supera un dislivello di circa 50 m, unendo la parte alta della città con il piano di San Giuliano. Nel 1953 la scalinata venne rifatta in pietra lavica e arricchita con maioliche decorate; per la festa di San Giacomo (24-25 luglio), viene illuminata con 4.000 coppi che formano un arazzo molto suggestivo.

Santa Maria al Monte, la ex chiesa matrice, ha presunte origini normanne; riedificata subito dopo il terremoto, conserva la Madonna di Conadomini, tavola di scuola lucchese del XIII sec.

Il Duomo, di origine normanna e dedicato a San Giuliano, venne ampliato per volere del Senato che ne volle anche cambiare l’orientamento, fino ad allora a ponente. Le due chiese di San Salvatore e San Domenico si fronteggiano e furono entrambe costruite nei primissimi anni del XIX sec.: la seconda custodisce la tomba di don Luigi Sturzo, sindaco della città e fondatore del Partito popolare italiano.

La tradizione attribuisce la fondazione della Chiesa di San Giorgio ai genovesi, presenti in città nel 1030; dell’antico tempio restano tracce nel portale ogivale e nelle strette feritoie strombate.

La piccola Chiesa di Santa Chiara, monastero delle clarisse, fu invece realizzata a metà del XVIII sec.; accanto si trova l’edificio dell’ex Officine elettriche, realizzato da E. Basile nel 1908, in stile liberty.

Infine, la Basilica di San Giacomo è dedicata al patrono della città e fu edificata per volere del conte Ruggero; distrutta dal terremoto fu riedificata successivamente.

Caltagirone presenta un volto ricco di storia, con le sue chiese, i suoi palazzi nobiliari e le sue ville settecentesche, anche per questo il suo centro storico è stato insignito del titolo di Patrimonio dell’Umanità da parte dell’UNESCO nel 2002, insieme con il Val di Noto.

Feb04

…un privilegio che da Gualtiero ti puoi permettere: una tipica colazione siciliana o una ricca colazione internazionale, il tutto preparato con ingredienti naturali e selezionati, per garantirti sapori e ricordi fra i più gradevoli del tuo speciale viaggio.

Feb03

Posti incredibilmente belli, tra natura, arte e storia, sono percorribili partendo da Caltagirone: il Bosco di San Pietro, il Lago di Pergusa, il Parco minerario Floristella Grottacalda, il Bosco Rossomanno, il Bosco Roccascura, Bellia, il Parco Ronza.

Mar18

Gualtiero arricchisce l’offerta dei propri servizi aggiungendo una grande e luminosa sala per il breakfast mattutino. Anche in un pasto, infatti, è possibile riscoprire antiche radici culturali, parte fondamentale di un viaggio emozionale...

Gualtiero propone una buona parte della ricca pasticceria siciliana e le bontà genuine preparate dagli stessi proprietari…

"Gustati con noi la Sicilia! "

Giuseppe Di Nora, Gualtiero Suite

Gualtiero.