dormire a caltagirone

Apr10
Dormire a Caltagirone è un’esperienza da prendere in seria considerazione almeno una volta nella vita: il paese è molto tranquillo, la vita notturna si svolge per lo più nel cuore del centro storico, laddove i vocii dei gaudenti non raggiungono mai le strutture ricettive.

In estate, al crepuscolo, l’aria si fa fresca e invita a una serena passeggiata per le vie urbane, fra le luci fioche e giallastre proiettate sugli eterni palazzi storici in stile barocco. I locali notturni sono aperti e offrono una grande varietà di cibi e bevande per tutti i palati. Non mancano la buona musica e gli spettacoli, da vedere ed ascoltare gustando una fresca granita siciliana o una succulenta fetta di anguria.

Ritirandovi nel nostro B&B, troverete tutti i comfort possibili: aria condizionata/pompa di calore, doccia o bagno caldo, un ottimo letto dove potrete godervi il vostro meritato riposo…

– Gualtiero Camere e Suite –

Feb04

Caltagirone (Cartaggiruni, Caltagiruni o Cattaggiruni in siciliano) è un comune italiano di 38.799 abitanti della provincia di Catania in Sicilia, a circa 608 metri d’altezza dal livello del mare.

La città ha conservato, a differenza di molti centri della Sicilia orientale, parte dell’impianto medievale sopravvissuto al terremoto del 1693. Tradizionale è l’attività artigianale della ceramica che, già molto diffusa nel XVI sec., è visibile ovunque nelle strade dove balaustre, vasi, inserti e decorazioni esprimono un linguaggio variamente policromo; ancora oggi quest’arte è in piena attività, avvalendosi dei nuovi impulsi dell’offerta turistica ed essendo collegata a molte attività culturali come la Scuola e il Museo della Ceramica. Numerose le testimonianze archeologiche che indicano la presenza dei Romani, degli Arabi e dei Normanni.

Da visitare, oltre le numerose chiese in parte rifatte, è il Museo della Ceramica che raccoglie le testimonianze storiche della produzione ceramica in Sicilia, importante scuola in Italia insieme a quella di Faenza. Il Giardino pubblico riprende la fisionomia dei giardini inglesi e fu completato in stile liberty nei primi anni del XX sec.

Caratteristica della città è la Scala di Santa Maria al Monte, che consta di 142 gradini e supera un dislivello di circa 50 m, unendo la parte alta della città con il piano di San Giuliano. Nel 1953 la scalinata venne rifatta in pietra lavica e arricchita con maioliche decorate; per la festa di San Giacomo (24-25 luglio), viene illuminata con 4.000 coppi che formano un arazzo molto suggestivo.

Santa Maria al Monte, la ex chiesa matrice, ha presunte origini normanne; riedificata subito dopo il terremoto, conserva la Madonna di Conadomini, tavola di scuola lucchese del XIII sec.

Il Duomo, di origine normanna e dedicato a San Giuliano, venne ampliato per volere del Senato che ne volle anche cambiare l’orientamento, fino ad allora a ponente. Le due chiese di San Salvatore e San Domenico si fronteggiano e furono entrambe costruite nei primissimi anni del XIX sec.: la seconda custodisce la tomba di don Luigi Sturzo, sindaco della città e fondatore del Partito popolare italiano.

La tradizione attribuisce la fondazione della Chiesa di San Giorgio ai genovesi, presenti in città nel 1030; dell’antico tempio restano tracce nel portale ogivale e nelle strette feritoie strombate.

La piccola Chiesa di Santa Chiara, monastero delle clarisse, fu invece realizzata a metà del XVIII sec.; accanto si trova l’edificio dell’ex Officine elettriche, realizzato da E. Basile nel 1908, in stile liberty.

Infine, la Basilica di San Giacomo è dedicata al patrono della città e fu edificata per volere del conte Ruggero; distrutta dal terremoto fu riedificata successivamente.

Caltagirone presenta un volto ricco di storia, con le sue chiese, i suoi palazzi nobiliari e le sue ville settecentesche, anche per questo il suo centro storico è stato insignito del titolo di Patrimonio dell’Umanità da parte dell’UNESCO nel 2002, insieme con il Val di Noto.